Il decreto Rilancio ha rivisto i modi di determinazione degli acconti IRAP. I contribuenti con ricavi o compensi non superiori a 250 milioni di euro, non hanno versato la prima rata di acconto IRAP. Per il calcolo della seconda rata di acconto, dovuta entro il 30 novembre, devono considerare l’acconto “figurativo”, 40% o 50% se soggetti ISA dell’importo complessivamente dovuto a titolo di IRAP per il periodo d’imposta 2020. Lo ha chiarito l’Agenzia delle entrate nella circolare n. 27/E/2020. In sostanza, il secondo acconto 2020 è pari al 60% (o 50% per i soggetti ISA) dell’imposta dovuta; il primo acconto non versato, quindi, figurativo va scomputato ai fini del calcolo del saldo 2020.